San Giorgio, "arzillo" di acciughe
acciughe, pane del mare |
Le acciughe sono il pane del mare. Balza subito in mente la menaica del Cilento, antico rito della pesca di primavera sottocosta, all'imbrunire, osservando sole luna stelle... I pescatori scendono in acqua le piccole meneidi a 3 file di remi e calano una speciale rete che chiude il passo alle alici. Collocate dentro cassette di legno, giungono presto in porto dove si lavano in salamoia e, "scapate" (senza testa) si dispongono a strati, alternati a sale grosso, dentro cocci di terracotta, i terzigni. Una conserva che s'eleva a capolavoro del gusto.
Anche per i Liguri è troppo forte la tentazione di cucinarle in cento modi, finanche crude (nelle famose arbanelle "chiuse" da un peso d'ardesia), e sovente in ricette “fitö faete”, poiché la qualità della materia prima ittica non va compromessa con cotture troppo invasive.
Anche per i Liguri è troppo forte la tentazione di cucinarle in cento modi, finanche crude (nelle famose arbanelle "chiuse" da un peso d'ardesia), e sovente in ricette “fitö faete”, poiché la qualità della materia prima ittica non va compromessa con cotture troppo invasive.
Io da parte mia ti fornisco una sardenaira
(al link
un tegame di Vernazza (al link http://liguricettario.blogspot.com/2010/11/tegame-di-vernazza-acciughe-e-patate-al_11.html),
un bagnun di acciughe di Riva Trigoso (al
link http://liguricettario.blogspot.com/2010/11/bagnun-di-acciughe-di-riva-trigoso_12.html), nella sagra di luglio piatto "collettivo", uno dei casi superstiti con lo stoccafisso alla baucogna a Badalucco e il preboggion/minestrone di Sant'Alberto a Sestri Ponente...
Ma il pesce azzurro (furono sardine più che
acciughe) è base anche di un’antica salsa ponentina al mortaio, purtroppo quasi in via d'estinzione, te ne parlo al
link
http://www.ligucibario.com/alfabeto_del_gusto/machetto/, che come la colatura di alici di Cetara è quanto
di più prossimo al garum dei Romani sia oggi reperibile…
Stay
tuned, Amico lettore, qui sul blog di "Genova World", domani quinto ingrediente-indizio, e poi sarà il turno
dell’olio extravergine e della farina… A quel punto, mani in pasta!
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