Biodiversità. Genesi e output di un progetto
Mancano pochissimi giorni al primo evento del progetto "I mille volti della biodiversità. Natura, architetture, ecosistemi culturali" (GAM di Genova Nervi, 27 maggio dalle 16.30), organizzato dal Comune di Genova in sinergia con l'associazione no profit "Genova World", e col sostegno di COOP Liguria ed Iren. In programma quel giorno Francesca Serrati ("Biodiversità culturale. Il Monte di Portofino attraverso gli occhi degli artisti"), Daniele Buschiazzo ("Sostenibilità, best practice quotidiana") e Umberto Curti ("Viaggi verdi. Biodiversità e diacronie dal Nuovo Mondo all'Europa"). Modererà Luisa Puppo.
Su questo nostro blog, nel frattempo, appaiono
le interviste ai Relatori del 27 maggio: i giorni scorsi Francesca Serrati e Daniele Buschiazzo,
e questa volta Umberto Curti.
INTERVISTA A UMBERTO CURTI, docente e saggista.
D. Umberto, come è nata
l’idea progettuale per “I mille volti della biodiversità”, quest’evento cui
tanto tenevi e che ora va in scena?
R. Da una feconda interazione, anzitutto, con i funzionari
culturali e museali del Comune di Genova, che hanno supportato la nostra
Associazione “Genova World” ed individuato anche gli sponsor finanziari. Tanto
che l’iniziativa, com’era nei miei auspici, si articolerà in 3 giornate,
ciascuna con 3 qualificati interventi, pertanto “dilatandosi” anche verso l’autunno.
Ricordo ancora quando ne accennai per la prima volta, davanti ad un caffè, a
Federica Vinelli… Il tema, forse non occorre neppur sottolinearlo, è quanto mai
attuale… E sono onorato di sottolineare che “I mille volti della biodiversità”
è stato inserito anche nel calendario del World Biodiversity Day delle Nazioni
Unite.
D. L’obiettivo a cui,
come persona prima ancora che come progettista, più tendevi?
R. Dar voce a professionalità diverse, che quindi dal proprio
punto di osservazione contribuissero ad arricchire un dibattito pluralista,
sfaccettato… Manager culturali, attori istituzionali, architetti… Quasi sempre,
si tratta di persone con cui intrattengo rapporti di lavoro da molto tempo,
persone “militanti” a difesa del territorio, dei beni culturali, dell’enogastronomia
di qualità… Che quindi reputo capaci di sensibilizzare e coinvolgere l’audience
che volta per volta si trovano di fronte.
D. Biodiversità: una
parola che rischia di svuotarsi, a causa dell’uso frequentissimo che se ne fa,
o viceversa una parola che continuamente aggrega significati?
R. Voglio assolutamente propendere per la seconda ipotesi.
Biodiversità può riferirsi ormai anche a “contenuti” culturali, linguistici,
urbani… Impatta direttamente nelle nostre quotidianità di cittadini che –
direttamente o indirettamente – concorriamo alla salvaguardia del pianeta. Mi
colpisce il titolo dello speech di Daniele Buschiazzo, ovvero “Sostenibilità
best practice quotidiana”, e mi riconosco in quella sorta di assioma che ormai
chiama tutti noi all’azione. Tutelare e valorizzare la biodiversità è una delle
strade maestre per contrastare il degrado e le derive che – implacabilmente giorno
dopo giorno - vanno compromettendo i destini collettivi e individuali.
D. So che stai
lavorando ad un “glossario” della biodiversità e della sostenibilità. Di cosa si tratta?
R. Di fatto, sarà in qualche modo uno degli output che il
progetto metterà a disposizione di chiunque voglia utilizzarli, “consultarli”,
fruirne. In primis, e non potrebbe esser diverso, il Comune di Genova, che – lo
ribadisco con schiettezza – ha creduto nel progetto e l’ha sostenuto, mettendo
a disposizione di “Genova World” persone, competenze, tempo. Tu mi conosci, sai
che non potrei avere in mente l’ennesimo “vocabolario” che, per così dire,
enumeri e traduca il lessico tipico della biodiversità e della sostenibilità.
Bensì sto cercando di redigere un “kit di attrezzi”, concreto, operativo, passami
l’espressione, che valga – al termine dell’iniziativa – a perpetuare quel che l’iniziativa
stessa ha prodotto. Informando, appassionando le persone, perché solo un’azione
congiunta e convinta in difesa dell’ambiente, delle comunità, delle tradizioni saprà
invertire una rotta di discutibilissimo “sviluppo”, la quale sta purtroppo
scagliando molte barche sugli scogli.
D. Arrivederci alla GAM
di Genova Nervi, dunque…
R. Sì, salpiamo il 27 maggio dalle ore 16.30, sarò in
compagnia di Daniele Buschiazzo, sindaco di Sassello e presidente dell’Ente
parco Beigua, e di Francesca Serrati, Responsabile musei di Genova Nervi e
Villa Croce. So che tu modererai il dibattito, siamo in buone mani. Inutile
dire che raccomando a tutti, davvero a tutti, di passar parola, l’ingresso è
ovviamente gratuito, davvero non manca nulla per “celebrare” una giornata di
convivialità e di crescita culturale, che spero lasci in eredità segni proficui.
Grazie.
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