Focaccia di San Giorgio, "bandiera" di gusto


L'associazione no profit GenovaWorld nacque (come vola il tempo!) nel febbraio 2020; poche settimane dopo, come presumo molti rammentino, tutti chiusi in casa dal primo, angosciantissimo, lockdown... 

Fu forse dunque la voglia di uscire quantomeno con la mente, quantomeno con un progetto, che mi spinse a ideare la "Focaccia di San Giorgio", immaginando una ricetta gustosa che sventolasse sotto un cielo azzurro... Ideai così, sopra una focaccia ben impastata e lievitata, 4 ingredienti (patate, prescinseua, olive taggiasche, acciughe sott'olio) che evocassero ciascuno una territorialità ligure (ed in più la nota aromatica dell'origano). Ma anche 4 ingredienti che intervenissero ciascuno con una nota organolettica differente: dolce, acido, salato, amaro (le cucine orientali sono in tal senso più inclini della nostra). Non dimentichiamo che la focaccia appartiene a quell'ampio gruppo di "schiacciate" che nell'antichità fungevano da mensa, ovvero da base a cui sovrapporre i cibi, cibi che le intridevano, condendole... Il giudizio cui sottoposi la mia ipotesi di ricetta fu quello di Luisa Puppo, non a caso co-writer di Ligucibario, che assaggiandola esclamò "E' fantascienza", e lì per lì non capii se si trattasse di un encomio o di una stroncatura. Per fortuna valse la prima ipotesi.

Eccola la "Focaccia di San Giorgio", semplice a farsi, mediterranea nel dna, perfetta in abbinamento ai vini bianchi liguri (Vermentino, Bianchetta, Lumassina...) e a certe birre artigianali bionde che ormai scendono nei teku con la solennità dei cru... Uniche due accortezze: la prima lasciare  in acqua e ghiaccio dalla notte precedente le patate affettate, ottenendo così un gradevole effetto chips; la seconda lavorare la prescinseua ben fredda con una frusta, così da lisciarne un po' la grumosità. Ovviamente, solo olio extravergine, niente strutto mai. Ricordo quando, munito di autocertificazione, salii su un taxi per raggiungere (traversando un centro città semideserto) Palazzo Tursi, dove l'addetta stampa del Comune di Genova, la cara amica Silvia Stefani, e il bravissimo videomaker Alessio Bixio mi attendevano per dedicare un video a quella novità, bella a descriversi ma - vi assicuro - ancor più bella e fragrante quando le teglie escono dal forno...


Tanta acqua (più acqua che farina) è scorsa poi sotto i ponti, i lockdown ci hanno finalmente dato tregua, permettendoci di tornare a vivere, a relazionarci, a sperimentare. Anche COOP Liguria ha apprezzato e sposato la "Focaccia di San Giorgio", ricordo quando ricevemmo un protocollo d'intesa debitamente controfirmato dal Presidente Roberto Pittalis, fu un'emozione (malgrado i tre decenni di attività e trincea che porto sulle spalle), immaginare un'organizzazione che vanta in Liguria 400mila soci e moltissimi punti vendita aderire ad un progetto del quale evidentemente coglieva anche le valenze culturali (GenovaWorld opera nel no profit) e territoriali... Ed anche Latte Tigullio, nella persona del Direttore marketing Mario Restano, si fece viva per promuovere il prodotto, cui avevo ed ho sempre riservato proprio la eccellente prescinseua "rapallina". Quel dialogo fu reso facile anche dalla cordialità che mi lega a Marco Benvenuto, ottimo divulgatore enogastronomico e - requisito che per me figura al primo posto - persona squisita.


L'8 settembre 2022, ospite della Camera di commercio di Genova, la "Focaccia di San Giorgio" è stata al centro di una conferenza stampa. Ufficialmente introdotta da COOP Liguria in tutti gli ipermercati liguri (7), e via via anche in supermercati, ha quel mattino meritato l'apprezzamento di Andrea Benveduti, assessore allo sviluppo economico di Regione Liguria, e di Francesca Corso, assessore al marketing territoriale del Comune di Genova. Una conferenza stampa speciale e sinergica, in quanto l'8 settembre COOP Liguria ha avviato la campagna sconti del 20% che due volte l'anno, da cinque anni, riserva ai prodotti liguri, e che quest'anno proseguirà fino al 21 settembre. 

Da giovedì scorso, dunque, innumerevoli interviste e materiali sono stati già caricati online, da parte dei molti giornalisti presenti all'evento, che ringrazio con spirito sincero e non meramente formale. Se, amici Lettori, avrete piacere a visionare i video sulla "Focaccia di San Giorgio" (mi permetto di suggerirvi anzitutto questo link), constaterete quanto la "Focaccia di San Giorgio" sia stata recepita, in primis da COOP Liguria, come prodotto nuovo in grado di aggregare tradizioni, di incontrare territorialità, di esaltare quelle aziende produttrici che COOP Liguria valorizza in nome della qualità locale. Aziende, non dimentichiamolo, significa tenuta occupazionale. Se poi la mia ricetta potrà anche contribuire all'internazionalizzazione dell'immagine di Genova e della Liguria (la cui cucina non è solo pesto) non potrò che esserne arcifelice.


La mia gratitudine professionale
, ora, a tutti quelli - sono tanti, spero davvero di non omettere alcuno - che hanno reso fattibile un percorso progettuale importante, dal quale mi auguro possano, ciascuno secondo i propri fini, trarre le meritate gratificazioni. In alphabetical order, come nei titoli di coda americani: Giulia la videomaker, Silvia l'infaticabile ufficio stampa, Tiziana l'istituzionale, Veronica l'artista dell'impasto, Fausto il severo responsabile-fresco, Luigi l'uomo marketing. Con tutti, il rapporto è stato di un garbo e di una correttezza esemplari.

In alto i cuori e avanti i carri, pardon, le teglie! Assaggiate la "Focaccia di San Giorgio", amici Lettori, vi aspetta via via in numerose COOP (non in chiesa, pena la scomunica del vescovo Gambaro...). Martedì 13 la presenteremo anche agli allievi del Master universitario sul turismo inclusivo, che ci vede coinvolti. 

La porta di GenovaWorld è sempre aperta.

Umberto Curti


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