Al Museo d'arte contemporanea di Villa Croce
villa croce. immagine tratta da visitgenoa.it |
I
giorni scorsi, scorcio finale d'un ottobre primaverile, GenovaWorld è stata ospite del Comune di Genova presso il Museo
d’arte contemporanea di Villa Croce, per girare con l’addetta stampa Silvia
Stefani e il film maker Alessio Bixio le riprese del 5° video internamente al
progetto Outfood. Superba per cibi e
cultura.
Villa Croce... La
proprietà, ceduta dai marchesi Spinola di Lerma alla famiglia Croce nel 1872,
fu oggetto d’importanti interventi, che la trasformarono nel magnifico edificio
attuale, affacciato sul mare e circondato dal parco. Dal 1985 ospita la
raccolta d’arte che lo caratterizza, originata dall’attività collezionistica di Maria Cernuschi
Ghiringhelli, appassionatissima d’astrattismo (l’intellettuale e pittore Carlo
Belli, cugino di Fausto Melotti, le dedicò nel 1935 il celebre saggio KN). La raccolta è andata piano piano
ampliandosi ad alcune migliaia di opere, e al piano terra è a disposizione del
visitatore e dello studioso un prezioso archivio-biblioteca di circa 30mila tra volumi,
cataloghi, documentazioni, carteggi.
Accolti dalla conservatrice responsabile, dottoressa Francesca Serrati, cordiale persona e proattiva problem solver, abbiamo vissuto una giornata (di lavoro) realmente ricchissima di stimoli. Il tema arte-cibo – specie da quando il cibo non è più solo un fattore di sostentamento - riesce di per sé trasversale, suggestivo e inesauribile; il cibo è divenuto arte da tempo immemore, nei geroglifici egizi, nei banchetti del Rinascimento. E si pensi – per il Novecento - al manifesto e ricettario futurista, ad opere consegnateci via via da René Magritte, Andy Warhol, Claes Oldenburg, Daniel Spoerri, Renato Guttuso… Ma tale tema incontra al Museo di Villa Croce molteplici, ulteriori elementi e links. I piatti del genovesissimo Rocco Borella, gli allestimenti del performance artist francese Ben Vautier internamente alla mostra Fluxus…
Anche il cibo, oramai si sa, aspira alla
bellezza, all’estetica, il cibo appaga i sensi come l'arte lo spirito, il cibo è colore, impiattamento, garniture… Il progetto
Outfood ha perciò “condotto” a Villa
Croce uno dei formati di pasta più scenografici d’Italia, i croxetti del
Levante, quei dischetti tondi che s’incidono artigianalmente con stampini di
legno disegnando araldiche, figure, e ormai – sovente – le iniziali degli
sposi, così da servire i croxetti durante i rinfreschi nuziali. Sulle origini
della parola circolano diverse ipotesi (e come sempre, amico Lettore, su
Ligucibario® Umberto Curti le ha precisate tutte, a questo link), che rendono
ancor più affascinante questo primo tradizionale, ottimo con la salsa di pinoli
tanto quanto con i sughi di pesce.
Stay
tuned, amici di GenovaWorld, perché a breve sarà disponibile il video girato a Villa Croce. Ecco nel
frattempo i link per i 4 precedenti video, di cui ho curato anche la versione in lingua inglese:
le collezioni ceramiche nei musei di Strada Nuova, a questo link
la Cuoca di Bernardo Strozzi a Palazzo Bianco, a questo link
i ravioli di Niccolò Paganini, a questo link
la Cuciniera genovese di Giobatta Ratto, a questo link.
Luisa
Puppo, presidente associazione culturale GenovaWorld
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