Sostenibilità e biodiversità. Un glossario
Qui di seguito, la parte più
significativa dell’introduzione che le ho dedicato.
“Traguardavamo, negli auspici,
qualcosa – come si suol dire – che ancora non fosse stato scritto, qualcosa –
pur consci di non inventare alcunché – che, per forma e contenuti, denotasse una
trasversalità il più possibile multidisciplinare, la stessa che non ha caso
aveva a suo tempo ispirato il progetto. Traguardavamo un toolkit, una scatola
di attrezzi concettuali.
Ciò che ne è sortito, benché i
lemmi siano in totale circa 400, non ha – non potrebbe averla – alcuna pretesa
di completezza, il tema appare infatti vastissimo e, per certi aspetti, sempre
“precipitosamente” in progress. Inoltre, scegliere alcuni lemmi ha in parte
significato rinunciare ad altri, o sottodimensionarli, tuttavia questo
Glossario capitalizza anche anni di lavoro, anzitutto nel food tourism, accanto
a territori, ruralità e imprese, il che gli conferisce in molte parti una
concretezza più che immediata.
Mentre via via lo redigeva,
Umberto Curti, un formatore a proprio agio fra casi-studio, buone prassi,
contaminazioni di saperi, ha messo quindi a punto un Glossario che da un lato indaga circa un secolo di ideologie
ambientaliste, di attivismo, e di accadimenti (positivi e negativi), dall’altro
indaga la biodiversità non solo “naturale”, ma qui e là anche nelle sue
significative accezioni culturali, linguistiche, gastronomiche… In tal senso
non desterà stupore trovare, fra i lemmi, anche brevi ritratti di storici,
artisti, poeti, registi, giornalisti, eccetera.
Il fine, non voglio certo
sottacerlo, è anzitutto di invogliare tangibilmente studenti e audience
anzitutto giovanili ad “avvicinarsi” a questioni che oggi chiamano in causa
chiunque, a sensibilizzarli su quelle tragedie, perché di tragedie si tratta
(inquinamento, climate change, disastri idrogeologici, perdita di biodiversità,
sprechi…), che ormai mettono a repentaglio la vita del Pianeta. Inducendoli
insomma ad una cittadinanza più responsabile e attiva, perché l’allarme è tale
da riguardare tutti noi, e da non consentire
più ritardi ad alcuno di noi.
A fine volume, una ricchissima
bibliografia ed un elenco di docufilm e report (molti liberamente fruibili
online) permettono visuali e approcci ulteriori e molteplici, affinché ogni
lettore possa crearsi autonomi percorsi di approfondimento. Buona lettura,
dunque, ed anche buona visione!”
Luisa Puppo, presidente di
GenovaWorld e Ambasciatrice di Genova nel mondo
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